di Richard Kalinoski
regia Michael Rodgers
con Laura Anzani, Salvatore Palombi, Diego Castellote Viganò, Saverio Buono
prodotto da Merenda
con il patrocinio di Amnesty International
Teatro Franco Parenti, Milano
2012
Aram è strenuamente votato a ricreare una famiglia che possa sostituire quella che gli è stata strappata. Per lui, ricostruire il nucleo familiare nello stesso modo - patriarcale e atavico - con cui lo concepiva il padre, significa ricomporre un ordine frantumato dall’abominio, dalla tragedia, dalla violenza. Nonostante le rispettive chiusure, le invalicabili reticenze e gli effetti di una deportazione che ha fatto perdere loro l’identità più profonda e meno rintracciabile, i due rinasceranno con l’arrivo di Vincent (Diego Castellote Viganò), orfano italiano che Seta “adotta” all’insaputa del marito. Il ragazzino abbatterà il muro di orgoglio ed egoismo che li separava, permettendo ai due giovani armeni di trovarsi attraverso la faticosa condivisione di un dolore meschino e indicibile. Seta e Aram, finalmente liberi di guardare gli orrori del passato, potranno procedere nel loro cammino condiviso.La storia è narrata da Vincent (Saverio Buono), che appare in scena oramai settantenne